Teatro in Toscana

Che la Toscana sia culla di artisti e donne e uomini di cultura è cosa nota. Proprio questa regione, infatti, nel corso degli anni ha rappresentato uno snodo cruciale per la cultura ma non solo. Anche il teatro, infatti, è stata una forma d’arte che ha cambiato a storia dell’intero territorio.

A tale riguardo, è interessante precisare che proprio la Toscana ancora oggi mette a disposizione di tutti gli amanti del teatro moltissime alternative tra cui scegliere. Sul territorio, infatti, sono presenti numerosi teatro che ospitano spettacoli di vario genere e che, stagione dopo stagione, tengono gli spettatori letteralmente incollati alle poltrone.
Parlare di arte teatrale in Toscana, però, significa anche fare un breve ma necessario excursus in merito alla storia di questa forma d’arte che nei secoli non ha perso il proprio fascino. Soprattutto nell’epoca rinascimentale, in Toscana è stato possibile avvicinare il pubblico, appunto, al teatro.

Grazie al cosiddetto teatro popolare, le rappresentazioni venivano portate fuori dai teatri, a favore di piazze e strade. In questo modo, tutti avevano la possibilità di sentirsi parte integrante di questa forma d’arte diretta e, allo stesso tempo, carica di valori simbolici. Senza dubbio, portare il teatro tra la gente ha permesso di rendere l’arte della rappresentazione a portata di tutti. Da non trascurare è, inoltre, il fatto che il teatro in Toscana ha avuto la possibilità di crescere e di affermarsi anche e soprattutto grazie all’Accademia dei Concordi.

Proprio l’Accademia dei Concordi che, in seguito, è stata ribattezzata Accademia degli Immobili, ha gettato la fondamenta del teatro toscano per come lo conosciamo adesso. Tutto è iniziato in Via Ricasoli a Firenze, allora chiamata Via dei Cocomeri. Proprio in quella zona, a metà del ‘600 l’Accademia ha deciso di realizzare il primo teatro pubblico che inizialmente prese il nome di Teatro dei Cocomeri e che, solo in seguito, venne rinominato Teatro Niccolini.
Oggi, purtroppo, questo teatro non è più funzionante ma è ancora considerato il primo e più importante luogo in cui il teatro toscano ha preso forma e vita. Per quanto riguarda l’ascesa del teatro in Toscana, essa è rintracciabile tra il ‘600 e l’800. I questi secoli, in tutto il territorio sono sorti moltissimi teatri, dando prova del fatto che la gente del popolo aveva estrema necessità di poter prendere parte a questa forma d’arte così alta e, allo stesso tempo, così vicina al popolo.

In conseguenza di ciò, tutt’oggi la Toscana rappresenta un punto di riferimento notevole per tutto il teatro italiano. Sono numerosi, infatti, i teatri presenti che offrono agli appassionati stagione dopo stagione l’imbarazzo della scelta. Uno dei più famosi è, di sicuro, il Teatro della Pergola di Firenze.
Questo teatro è comunemente considerato un punto di incontro perfetto tra modernità e tradizione, tra passione per il teatro di una volta e attenzione alle sperimentazioni che tanto piacciono ai più giovani e che potrebbero lasciare spazio a nuove e interessanti forme d’arte tutte da scoprire.
Se, infatti, da una parte, tutto richiama al teatro di un tempo, dall’altra, nel corso degli anni, si è lasciato spazio alle nuove tradizioni per fare in modo che tutte le generazioni potessero approcciarsi a questa forma d’arte.

Questo teatro ha ben 350 anni di storia e, tra le altre cose, ha un’acustica invidiata da molti altri teatri d’Italia e non solo. Di teatri famosi in Toscana oltre al Teatro della Pergola ce ne sono davvero moltissimi.

Basti pensare, ad esempio, al Teatro del Giglio a Lucca, al Teatro Verdi a Pisa e al Teatro della Rosa a Pontremoli. Come è facile intuire, la Toscana ancora oggi è uno snodo importantissimo sia in fatto di teatri che di spettacoli.

Come accennato in precedenza, tutte le stagioni teatrali sono particolarmente degne di nota e sono molte le compagnie che scelgono proprio i teatri toscani per debuttare o per fissare alcune delle date più importanti.

Per tale ragione, quando si parla di teatro in Toscana non si deve fare altro che pensare a qualcosa che è ancora in divenire e che lascia allo spettatore la possibilità di scoprire sempre qualcosa di nuovo in occasione di ogni stagione teatrale.

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